Backcountry, cos’è e perché è il nostro pane quotidiano

Se ci conosci almeno un po', beh, lo sai, Sherpa3 è sinonimo di backcountry. Se ancora non ci conosci, te ne accorgerai presto. Perché sì, ci piace lo sport, soprattutto se svolto in montagna e a contatto con la natura, ma il backcountry, ...quella è la vera essenza del vivere la natura in modo attivo.

Cos’è il backcountry per noi di Sherpa3?

Diciamola semplice: back country sono tutte quelle attività che si fanno all’aria aperta, nella natura, con gli sci, le ciaspole, gli scarponi ai piedi (o anche no) e in tutte le stagioni. Soprattutto parliamo di attività svolte lontano dai centri abitati e/o da impianti di risalita. 

Ogni stagione ha il suo: scialpinismo, ciaspole, freeride, slowski, fat bike, escursionismo, hiking, equitazione, mtb,… tutti hanno in comune la necessità di divertirsi, allontanarsi da tutto e ritrovare l’equilibrio con la natura, in inverno come in estate.

Vuol dire godere di più il momento, sentirsi parte dell’ambiente, emozionarsi per il rumore croccante degli sci sulla neve, salire e far fatica, ma sapersi fermarsi a respirare. Senza ansia da prestazione.

Parliamo del back country quando parliamo di una filosofia che ci appartiene, quella di vivere il territorio, la natura e i paesaggi con un approccio sì sportivo, ma anche slow, dinamico ma non di sola prestazione, respirando senza affanno, sapendosi fermare e osservare, godendosi una vista, un dettaglio, un rumore o un suono o un verso di animale

Per noi fare sci alpinismo backcountry ad esempio significa non dover salire per forza in linea retta per passare dal punto A al punto B nel minor tempo possibile, ma osservare il territorio e arrivarci con un percorso snodato e sinuoso, che solo la nostra interpretazione del territorio e la nostra voglia di scoperta e avventura, insieme all’orografia, andranno a pennellare. 

È quel pensiero fisso: cosa ci sarà là, oltre il crinale? Cosa potrei vedere da lassù? Cosa mi aspetta alla fine del sentiero? E cosa oltre la fine del sentiero?

E il tempo? Quello sarà definito dalla nostra voglia, dalla nostra andatura di quel giorno, dalla compagnia (sì, perché ci piace condividere questi momenti!), dalle nostre pause di osservazione e da quelle per bere il tè dalla thermos, per soffiare il naso ai bambini, per slacciare la giacca e pregustare magari la discesa in neve fresca finale. Una sola, ma intensa ed entusiasmante!

5 regole del back country che trasformano una gita in una ricarica di energia

Non tante, solo 5, sono le regole che secondo noi vanno rispettate per fare davvero backcountry

1. Ignora dislivelli, difficoltà dei percorsi e tempistiche. Goditi il momento, non (solo) la prestazione
2. Parti sempre, anche se il tempo non è splendido (ma sempre in sicurezza!!!). Anche una giornata nuvolosa può regalare paesaggi e momenti spettacolari. E il meteo può anche migliorare… Informati sempre sui bollettini meteo e valanghe, non correre rischi inutili!
3. Non fare il Bianconiglio. Nel back country non ti corre dietro nessuno. Non controllare l’orologio, prenditi il tuo tempo, fermati spesso e goditi il posto in cui sei.
4. Porta con te il necessario: cibo, bevande, cellulare per le emergenze, ma in modalità silenziosa, una macchina fotografica, l’essenziale per la sicurezza
5. Respira la solitudine o condividi il tuo giro con gli amici secondo il tuo mood del giorno. A volte la solitudine è ciò di cui hai bisogno: goditela. Condividi la gioia della natura con gli amici ogni volta che puoi.

Patagonia e backcountry: la stessa filosofia di vita

I marchi che abbiamo scelto di proporre nel nostro store online e nei negozi, in particolare Patagonia, nascono dall’amore per il backcountry e dal rispetto della natura che ci circonda. Patagonia da sempre ha nella sua vision un rapporto intimo e complementare con la natura, non come sfida, ma come ambiente in cui crescere ed evolvere. Le scelte produttive di Patagonia la rendono uno dei brand più importanti per il suo impegno ambientale.

Non solo. Come il suo fondatore Chouinard ha sempre sostenuto, chi lavora in Patagonia deve essere il primo tester dei suoi prodotti, per sapere cosa serve, quali sono le caratteristiche imprescindibili dell’abbigliamento sportivo perfetto e che resista praticamente a tutto. Anche al tempo.

C’è una frase di Chouinard, nel suo libro Let’s my people go surfing (mai titolo fu più azzeccato) che ci fa sentire davvero allineati alla sua filosofia:

“Ci piace indossare quello che progettiamo, fabbrichiamo e vendiamo e avere un rapporto diretto con il prodotto del nostro lavoro. Non cerchiamo di ‘pensare come il cliente’, ma in quanto clienti ci arrabbiamo quando un prodotto ci delude e siamo orgogliosi quando ci soddisfa. Non posso concepire che un’azienda voglia essere la migliore per poi impiegare gente che non si entusiasma per i suoi prodotti”

Sul back country troverai sul web tante informazioni e consigli. Noi abbiamo preferito raccontarti cos’è per Sherpa3. Lo sai che non esiste un orario di lavoro fisso in Patagonia e che se capita l’onda giusta è preferibile che un dipendente corra a cavalcarla piuttosto che rimpiangerla chiuso in ufficio? Ti sveliamo un segreto. A volte capita anche a noi di raggiungere le vette appena possiamo: in pausa pranzo, dopo il lavoro, ci diamo il cambio in ufficio o in negozio per cogliere la giornata perfetta per fare backcountry. 

E per te cos’è il back country? Chiudi il computer e annusalo direttamente sul campo!